Rubinetto che gocciola? Ecco la soluzione fai da te per sistemarlo in pochi minuti

Un rubinetto che gocciola rappresenta uno dei problemi più comuni negli impianti idraulici domestici, ma la buona notizia è che nella maggior parte dei casi si tratta di un’operazione che è possibile risolvere autonomamente senza necessità di chiamare un idraulico professionista. Il fastidio di quelle gocce che cadono incessantemente, oltre a creare un rumore irritante durante la notte, comporta anche uno spreco significativo di acqua e un aumento delle bollette. Fortunatamente, con pochi attrezzi e un po’ di pazienza, è possibile riparare il problema in brevissimo tempo seguendo alcuni semplici passaggi.

La causa principale di un rubinetto che gocciola risiede solitamente nell’usura delle guarnizioni in gomma, piccoli cuscinetti che garantiscono la tenuta stagna del rubinetto. Con il passare del tempo, queste guarnizioni tendono a indurirsi, deformarsi o consumarsi, permettendo all’acqua di filtrare attraverso le minime fessure che si creano. Un’altra causa frequente è l’accumulo di calcare, che si deposita all’interno del rubinetto e impedisce una chiusura perfetta. In alcuni casi, il problema può derivare anche da danni alla sede del rubinetto stesso o al miscelatore.

Preparazione e strumenti necessari

Prima di iniziare qualsiasi operazione di riparazione, è fondamentale predisporre tutti gli attrezzi necessari. Avere tutto a portata di mano accelera il lavoro e evita interruzioni. Gli strumenti principali che vi serviranno sono una pinza per tubi, un cacciavite sia a croce che a taglio piatto, una chiave esagonale, una chiave a rullino e soprattutto nuove guarnizioni adatte al vostro modello di rubinetto. È inoltre consigliabile procurarsi un rettificatore per sedi di rubinetti, utile nel caso in cui la sede sia danneggiata dal calcare accumulato nel tempo.

Un elemento che non deve mancare nella vostra dotazione è un panno morbido e pulito, da posizionare tra la pinza e il rubinetto per evitare di graffiare la superficie cromata. Inoltre, è buona pratica avere a disposizione aceto bianco e una spazzola morbida, essenziali per rimuovere le incrostazioni di calcare dalle guarnizioni e dalla cartuccia del miscelatore. Infine, un po’ di grasso al silicone aiuterà a prolungare la durata delle nuove guarnizioni una volta installate.

La fase preparatoria più importante consiste nel chiudere l’alimentazione dell’acqua prima di smontare il rubinetto. Locatizzate il rubinetto di arresto principale dell’impianto idraulico, solitamente situato sotto il lavandino, e ruotatelo in senso orario fino a bloccare completamente il flusso. Successivamente, aprite entrambi i rubinetti per scaricare l’acqua rimasta all’interno dei tubi, evitando così spiacevoli sorprese durante lo smontaggio.

Procedura passo per passo per risolvere il problema

Una volta preparato tutto il necessario e spento l’acqua, potete procedere con lo smontaggio. Il primo passaggio consiste nel rimuovere la manopola del rubinetto, che solitamente è fissata mediante un dischetto decorativo. Staccate delicatamente questo dischetto, svitate la piccola vite sottostante e togliete la manopola. A questo punto, dovreste accedere al dado di fissaggio principale.

Nel caso di rubinetti monocomando, il procedimento è leggermente diverso: dovrete smontare la leva, che normalmente è fissata mediante un bullone posizionato sotto al lato superiore della maniglia o sotto il punto di marcatura rosso-blu. Una volta rimossa la leva, potrete estrarre la cartuccia che miscela l’acqua calda e fredda, identificabile dai dischi ceramici al suo interno che garantiscono la tenuta.

Per i rubinetti tradizionali a vite, allentate il dado premi-guarnizioni utilizzando la chiave esagonale appropriata. Procedete con delicatezza per evitare di danneggiare il rubinetto stesso. Una volta allentato il dado, potrete estrarre il vitone con la guarnizione vecchia. La guarnizione piatta in gomma si trova proprio qui e rappresenta l’elemento che con maggiore probabilità necessita di sostituzione.

Pulizia e rimozione del calcare

Prima di procedere alla sostituzione delle guarnizioni, è importante eseguire una pulizia approfondita di tutti i componenti. Se il vostro rubinetto gocciola da diverso tempo, è molto probabile che nella sede del rubinetto si sia accumulato del calcare. Utilizzate una spazzola morbida imbevuta di aceto bianco e passatela accuratamente su tutte le superfici interne, in particolare sulla sede dove alloggiava la guarnizione vecchia.

Se riscontrate incrostazioni particolarmente ostinate di calcare, potete ricorrere a metodi casalinghi come una miscela concentrata di acqua e aceto o acido citrico. Immergete i componenti rimovibili in questa soluzione per alcuni minuti, permettendo all’acido di sciogliere gradualmente i depositi minerali. In alternativa, potete utilizzare prodotti specifici per la decalcificazione acquistabili presso negozi di bricolage.

Per quanto riguarda il miscelatore del rubinetto, utilizzate una pinza per tubi (protetta da uno straccio) per svitarlo in senso antiorario. All’interno troverete un filtro e una guarnizione ad anello: pulite entrambi accuratamente dalle incrostazioni. Se la guarnizione ad anello risulta deformata, porosa o indurita, dovrà essere necessariamente sostituita con una nuova dello stesso diametro.

In alcuni casi più complessi, quando il calcare ha corroso la sede del rubinetto stessa, sarà necessario ricorrere al rettificatore per sedi di rubinetti. Questo attrezzo speciale, disponibile in diverse misure di fresa, consente di levigare e rettificare la superficie della sede, eliminando i danni causati da infiltrazioni prolungate. Posizionate il rettificatore sulla sede del rubinetto e ruotate la manopola per due o tre giri, mantenendo una pressione costante verso il basso.

Rimontaggio finale e verifiche

Una volta puliti a fondo tutti i componenti e verificate le condizioni della sede del rubinetto, procedete al rimontaggio. Iniziate inserendo la nuova guarnizione piatta nella sua sede, assicurandovi che sia perfettamente allineata. Se disponibile, applicate un leggero strato di grasso al silicone sulla nuova guarnizione prima di chiudere: questo accorgimento ne prolungherà significativamente la durata nel tempo.

Riposizionate il vitone con la guarnizione appena installata, avvitando il dado con la chiave esagonale. Non stringete eccessivamente per evitare di danneggiare i componenti delicati. Procedete quindi con il rimontaggio della manopola, della vite di fissaggio e del dischetto decorativo. Nel caso di rubinetti monocomando, reinserite la cartuccia nel suo alloggiamento e fissate la leva con il relativo bullone.

Dopo aver riassemblato completamente il rubinetto, aprite lentamente il rubinetto di arresto principale dell’acqua, facendo attenzione a eventuali perdite attorno ai giunti appena serrati. Attendete qualche istante per permettere all’aria di sfuggire dalla tubatura, quindi aprite completamente il rubinetto e verificate che il flusso sia regolare e uniforme. Se il getto appare disturbato o intermittente, potrebbe essere necessario pulire ulteriormente il rompigetto, il filtro finale che si trova all’estremità del beccuccio.

Lasciate scorrere l’acqua per almeno un minuto per assicurarvi che non vi siano perdite. Se il problema persiste, controllate attentamente che tutte le guarnizioni siano state installate correttamente e che la sede del rubinetto sia perfettamente pulita. In rari casi in cui la perdita continua nonostante la sostituzione della guarnizione, la causa potrebbe risiedere in danni strutturali al corpo del rubinetto che richiederebbero la sostituzione completa dell’apparecchio.

Con questa procedura relativamente semplice e seguendo attentamente i passaggi descritti, dovreste essere in grado di eliminare completamente il fastidioso gocciolio del vostro rubinetto, risparmiando sia denaro che acqua, e restituendovi la tranquillità di una casa senza rumori indesiderati durante la notte.

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