Ottenere un bucato davvero igienizzato rappresenta una delle principali preoccupazioni di chi si occupa della pulizia della casa, soprattutto quando si hanno in famiglia bambini, persone immunodepresse o semplicemente quando si desidera un maggiore livello di igiene per indumenti, asciugamani e biancheria. Non sempre i tradizionali detersivi per lavatrice garantiscono una perfetta eliminazione di batteri, germi e funghi, specie nei lavaggi a basse temperature. Di seguito vengono illustrate le soluzioni più efficaci, supportate da pratiche consolidate e studi, su ciò che si può aggiungere in lavatrice per una disinfezione profonda dei tessuti senza comprometterne l’integrità o la durata.
Principali additivi naturali e chimici per una reale disinfezione
Oltre all’uso dei comuni detersivi, esistono ingredienti e prodotti specifici da aggiungere alla lavatrice, capaci di innalzare il livello di igiene del bucato. Questi additivi risultano fondamentali quando si lavano strofinacci, biancheria da bagno o lenzuola spesso a contatto con umidità e germi.
Percarbonato di sodio
Il percarbonato di sodio è considerato uno dei prodotti più potenti ed ecologici per la disinfezione del bucato. Basta aggiungerne un cucchiaio direttamente nel cestello insieme ai capi da lavare per ottenere un’azione igienizzante già a basse temperature (circa 30°C), senza bisogno di detersivo aggiuntivo. Va però evitato su tessuti delicati come lana, lino e seta perché potrebbe danneggiarli. Oltre alla funzione igienizzante, il percarbonato di sodio svolge anche un’azione sbiancante e smacchiante, risultando particolarmente utile contro lo sporco ostinato e gli odori persistenti.Percarbonato di sodio
Aceto di vino bianco
Tra i rimedi più apprezzati figura l’aceto bianco o di mele, utilizzato sia per igienizzare i tessuti sia per eliminare i residui di detersivo e calcare nella lavatrice. Versa un tappo di aceto nella vaschetta dell’ammorbidente o direttamente nel cestello: l’acido acetico agisce efficacemente riducendo la presenza di microbatteri e favorendo anche la durata dell’elettrodomestico. L’odore dell’aceto tende a svanire con il risciacquo e non rimane sui tessuti finiti. L’aceto è particolarmente indicato anche come trattamento antifungino e antibatterico, con la capacità di neutralizzare i funghi e prevenire la formazione di muffe nei capi.Acido acetico
Bicarbonato di sodio
Il bicarbonato di sodio rappresenta una vera polvere igienizzante: può essere aggiunto direttamente nel cestello (due cucchiai consigliati) o sciolto in acqua per l’ammollo manuale dei tessuti più delicati. Il bicarbonato svolge un’azione antibatterica e deodorante, contribuendo anche a mantenere freschezza e brillantezza sui capi. Ideale sia per bucato colorato che bianco, non rovina le fibre e può essere utilizzato anche su tessuti delicati. L’azione igienizzante del bicarbonato di sodio si combina bene con l’aceto bianco, offrendo un ciclo di lavaggio ancora più efficace contro germi e batteri.
Olio essenziale di Tea Tree
Per chi preferisce un ingrediente di origine naturale, poche gocce di olio essenziale di Tea Tree aggiunte al detersivo apportano proprietà antibatteriche e antimicotiche. Questo olio è molto utilizzato anche per igienizzare biancheria intima e asciugamani, lasciando sui tessuti un profumo fresco e naturale. Sono sufficienti 4-5 gocce per ogni lavaggio, ma è sempre opportuno diluire l’olio per evitare macchie concentrate e consultare le indicazioni sull’uso per i diversi tipi di tessuto.
Candeggina e candeggianti a ossigeno attivo
Per i capi bianchi o particolarmente sporchi, l’aggiunta di candeggina tradizionale (a base di ipoclorito di sodio) garantisce una profonda azione disinfettante. Si consiglia di diluire la candeggina in acqua prima dell’uso e di prestare attenzione alle etichette dei capi per evitare scolorimenti o danneggiamenti. Per capi colorati, invece, meglio utilizzare candeggianti specifici a ossigeno attivo—che igienizzano senza compromettere i colori. Anche detergenti con additivi igienizzanti dichiarati sono utili, ma è bene ricordare che in molti casi occorre comunque abbinarli a lavaggi di almeno 40 gradi per una reale eliminazione dei batteri.
Additivi disinfettanti PMC
Esistono anche in commercio additivi igienizzanti registrati come Presidi Medico Chirurgici (PMC), come il Bioform Plus o il Sanytol, da inserire nella vaschetta della lavatrice durante il ciclo di lavaggio. Questi prodotti eliminano germi, batteri e virus senza la necessità di utilizzare acqua molto calda o candeggina tradizionale, risultando sicuri anche sui capi delicati e colorati.
Regole e consigli per una disinfezione ottimale in lavatrice
Affinché l’utilizzo degli additivi igienizzanti sia efficace, è fondamentale rispettare alcune regole e pratiche di base:
- Non eccedere con il detersivo e l’ammorbidente: un eccesso può favorire la formazione di residui che diventano terreno per i batteri.
- Separare sempre i capi molto sporchi da quelli appena usati, evitando di mischiare tessuti con livelli diversi di contaminazione.
- Stendere immediatamente i panni bagnati e lasciare asciugare in ambienti ben arieggiati, preferibilmente all’aria aperta, dove i raggi UV contribuiscono alla disinfezione naturale.
- Pulire periodicamente lavatrice, cestello e guarnizioni per evitare la proliferazione di muffe, residui e batteri; cicli a vuoto con aceto aiutano a mantenere le parti interne igienizzate.
- Utilizzare cicli di lavaggio appropriati in base a tessuti e grado di sporco. Nelle lavatrici di nuova generazione è spesso presente anche l’opzione igienizzante o a vapore per trattare in sicurezza anche i capi delicati.
Temperature e modalità di lavaggio: cosa sapere
La temperatura di lavaggio è un parametro cruciale nel processo di disinfezione. Per la maggior parte dei microrganismi è necessario raggiungere almeno i 40°C/60°C e mantenere questa temperatura per un tempo sufficiente affinché l’azione igienizzante sia efficace. In alternativa, quando si devono lavare indumenti delicati a basse temperature, si può ricorrere agli additivi precedentemente menzionati o a lavaggi a vapore, particolarmente efficaci, che abbinano la forza del calore all’azione igienizzante senza danneggiare le fibre.
Per i tessuti sintetici o in microfibra, si consiglia cautela con le alte temperature e l’uso di sostanze fortemente acide (come l’aceto in dosi elevate), optando invece per un detersivo delicato con aggiunta di poco bicarbonato se necessario.
Errori da evitare e pratiche da adottare
Sebbene molti rimedi naturali siano sicuri, è importante non combinare tutti gli ingredienti insieme, in particolare aceto e candeggina, che possono creare reazioni dannose. In generale, ecco alcuni suggerimenti utili:
- Non lasciare i panni bagnati in lavatrice: l’umidità favorisce lo sviluppo di muffe e cattivi odori.
- Ifare attenzione nel trattare i capi con alcol, riservandolo solo per alcuni tipi di tessuto dopo aver consultato le etichette di lavaggio.
- Effettuare cicli di manutenzione per la lavatrice: almeno una volta al mese un lavaggio a vuoto con percarbonato, acido citrico o aceto contribuisce a mantenerla igienica e funzionante.
Per coloro che desiderano eliminare fonti di contaminazione senza impiegare additivi chimici, alcune lavatrici offrono la modalità a ozono che trasforma l’acqua fredda in un disinfettante naturale, eliminando virus e batteri senza residui chimici. Questa soluzione innovativa è sicura per tutti i tipi di tessuto e risponde alle esigenze di chi opta per lavaggi a basse temperature.
Quando si vuole essere certi di ottenere un risultato igienizzante, la scelta migliore consiste nell’abbinare un corretto programma di lavaggio ai prodotti naturali e ai disinfettanti PMC, senza trascurare la corretta manutenzione della lavatrice e le buone pratiche di asciugatura e suddivisione dei capi. Solo così il bucato non sarà semplicemente pulito ma effettivamente sicuro e igienizzato.








